domenica 7 dicembre 2008

Medium, Diluenti, Essiccanti

Diluenti ed essiccanti

I colori ad olio diversamente da quelli ad acqua necessitano di diversi prodotti ausiliari per essere diluiti, di seguito verranno riportati una serie di prodotti con le rispettive caratteristiche, leggeteli attentamente perché sotto ogni prodotto troverete dei consigli pratici su come dipingere:
Diluente inodore
Distillato di petrolio raffinato esente da aromatici. Liquido inodore, incolore, accuratamente raffinato, esente delle sostanze aromatiche responsabili dello sgradevole odore tipico dei solventi e quindi particolarmente adatto, per l'impiego in ambienti chiusi, agli artisti molto sensibili a tali odori. Prodotto di moderato potere solvente viene utilizzato per diluire i colori a olio riducendone la viscosità. Volatilizza in modo medio-lento e costante.Si utilizza immergendo il pennello direttamente nel diluente e poi impastandolo assieme al colore sulla tavolozza. La fluidità che si ottiene e direttamente proporzionale alla quantità di diluente utilizzato. E' consigliabile non esagerare; l'abuso di diluente può dare luogo alla formazione di prosciughi o isole opache sulla superficie dell'opera. In caso si voglia ottenere un colore molto fluido si può utilizzare l'Olietto diluente.E' un prodotto infiammabile.

Essenza di petrolio Distillato di petrolio raffinato.Liquido incolore, contiene una piccola percentuale pari al 5-10% di sostanze aromatiche che ne determinano il forte odore. Di buon potere solvente, soprattutto nei confronti di sostanze grasse e olii in genere. Volatilizza rapidamente.Utilizzata dagli artisti per la diluizione del colore e la pulizia dei pennelli ma anche per tracciare l'abbozzo del dipinto, Si procede diluendo abbondantemente un colore bruno e disegnando con un pennello tondo molto morbido sul supporto. In questo modo il colore diventa molto magro, la traccia si asciuga in brevissimo tempo ed è completamente assorbita dal supporto in modo da evitare fusioni tra l'abbozzo e l'opera pittorica.E' un prodotto facilmente infiammabile.

Essenza di trementina Olio essenziale estratto da gemme di conifere.Solvente vegetale di antica tradizione tratto dalle gemme del pino marittimo e da quelle di altre conifere del genere Pinus.Miscelata con i colori ad olio forma un impasto morbido, fluido di facile applicazione. Volatilizza i modo medio-lento ed ha un buon potere solvente.Dall'odore forte, originariamente è incolore ma con il passare del tempo ingiallisce leggermente in quanto sensibile alla luce; si consiglia di tenere il flacone ben chiuso e riposto al buio. Nella pittura contemporanea di notano numerosi effetti dovuti all'utilizzo anomalo di questa essenza. La sgocciolatura si ottiene passando un pennello oppure una spugna intrisa di essenza su una base di colore ad olio non ancora essiccata; tenendo l'opera in posizione verticale, l'essenza cola trascinando con se il colore e dando luogo a particolari giochi di trasparenze. Sgocciolando invece sul quadro appoggiato al suolo si ottengono 'isole di vuoto' dal scioglimento del colore all'interno della goccia che pian piano si deposita sul perimetro della stessa.Tamponando il dipinto con uno straccio di cotone imbevuto di Essenza di trementina si possono aggiungere altri particolari effetti. Il prodotto comunque applicato dopo il colore tende ad opacizzare quindi, una volta lavorata la superficie, è consigliabile lasciare essiccare e applicare un velo di Vernice finale brillante per ridare vivacità ai colori. E' un prodotto infiammabile e nocivo secondo le vigenti normative C.E.E.

Essenza di trementina rettificata Olio essenziale estratto da gemine di conifere.Detta anche olio etereo di trementina in quanto distillato della stessa.Grazie a questa ripetuta distillazione il prodotto e privo di qualsiasi impurità ma mantiene invariate le caratteristiche fisiche e applicative dell'essenza originaria. È un prodotto infiammabile e nocivo secondo le vigenti normative C.E.E.

ImprimituraResina alchidica tixotropica, biossido di titanio, ragia minerale, eccipienti. Estratto secco 72%. Preparazione di fondo grassa, specifica per la pittura a olio ma utilizzabile anche per altre tecniche pittoriche grazie all'ottima ricettività. Si stende con un pennello uniformemente su tutta la superficie da dipingere. Dopo circa 24 ore dalla stesura è completamente essiccata e forma una pellicola elastica, resistente alle deformazione che potrebbe subire la tela. Per ottenere maggiore uniformità nel fondo è consigliabile applicare più mani di prodotto, attendere comunque che lo strato precedente sia totalmente secco. Pronta all'uso e diluibile con ragia minerale. È un prodotto infiammabile.

Medio gel essiccante (diluibile con acqua)Olio di lino modificato, addensanti, siccativi. Estratto secco 45%.Gel denso dal colore leggermente ambrato con elevate proprietà essiccanti. Miscelato con i colori non ne altera la viscosità, la pennellabilità, mantiene quindi inalterata la corposità del colore. E' consigliabile non eccedere nell'uso, una quantità troppo elevata determina una diminuzione del potere colorante inoltre, l'essiccazione eccessivamente rapida di un colore può causare delle leggere increspature sulla superficie della pellicola pittorica.Si diluisce con acqua oppure con ragia minerale. Può essere mescolato con colori a olio e con colori a base di acqua.

Medio essiccante:
Olio di lino, essenza di petrolio, ragia minerale, essiccanti. Estratto secco 45 %.Miscela liquida, di colore ambrato, esente da piombo come da vigenti normative C.E.E.. Contiene sali organici di calcio, litio e cobalto che consentono un'essiccazione omogenea di tutti gli strati di colore di un dipinto, dalla superficie al supporto. Aggiunto ai colori a olio il Medio essiccante ne diminuisce la viscosità senza alterarne la brillantezza; è necessario tenere presente che il prodotto contiene olio di lino e quindi con il passare del tempo subisce un lieve ingiallimento.È utilizzato in particolare modo nella tecnica della pittura a stadi, una delle più antiche tecniche nella storia; implica il completamento dell'opera in più sedute, lavorando su pittura semiasciutta. Si inizia dalla traccia monocroma del disegno e, pian piano, si giunge alla definizione del modellato e del chiaroscuro aggiungendo altri strati di colore. Il Medio essiccante riduce notevolmente il tempo tra un'esecuzione e l'altra accelerando l'essiccazione degli strati di colore. Per evitare deformazioni e corrugamenti della pellicola di colore si consiglia di usarlo senza eccedere.Si può diluire ulteriormente con Ragia minerale. È un prodotto infiammabile.

Medio gel essiccanteResina alchidica tixotropica, ragia minerale, essiccanti. Estratto secco 45 %.Gel leggermente ambrato, di proprietà essiccanti più accentuate rispetto a quelle del Medio essiccante. Miscelato, senza eccedere, con colori a olio ne accelera l'essiccazione senza alterarne la viscosità. Questo gel perde viscosità sotto agitazione ma la riacquista a riposo, è molto importante quindi agitare bene il flacone prima dell'uso; il gel diventa temporaneamente meno viscoso facilitando così la pennellata.Ideale per la tecnica delle velature: sostituendo il Medio gel essiccante all'Olietto diluente l'intervallo tra una velatura e l'altra si riduce notevolmente, i toni acquistano vivacità e brillantezza, diventano quasi vetrificati. La differenza sostanziale tra le velature ottenute con il Medio gel essiccante e quelle realizzate con l'Olietto diluente è proprio l'effetto materico vetrificato a cui si giunge utilizzando il primo prodotto. La brillantezza e la trasparenza delle velature sono direttamente proporzionali alla quantità di Medio gel essiccante aggiunto al colore. Si può diluire ulteriormente con Ragia minerale.È un prodotto infiammabile.

Medio d'impastoOlio di cartamo, essiccanti, eccipienti. Estratto secco 99 %.Si presenta come una pasta bianca con la stessa viscosità dei colori a olio dei quali,per questo motivo, non altera le caratteristiche fisiche. In sostanza è un colore a olio non pigmentale. Unito ai colori forma impasti che hanno una resa cromatica lievemente inferiore ma allo stesso tempo facilita notevolmente l'applicazione e migliora la pennellabilità. Essicca velocemente e non ingiallisce.Si utilizza soprattutto per tecniche a spessore perché permette grande risparmio di colore a chi opera su grandi superfici ed evita eventuali spaccature dovute ad eccessiva matericità del dipinto. Si può procedere in due differenti modi: miscelando direttamente colore a olio e Medio d'impasto oppure stendendo sul supporto il Medio d'impasto neutro e colorando ad essiccazione avvenuta. La consistenza e la plasticità di questo prodotto ne permettono l'applicazione a spatola; si possono ottenere spessori estremamente variabili a vantaggio del risultato finale. Il tempo di essiccazione dell'opera è direttamente proporzionale allo spessore della stessa.Si può diluire con Ragia minerale.

Medio d'impasto (diluibile con acqua)Olio di lino modificato, siccativi, eccipienti. Estratto secco 100%.Pasta bianca, densa, molto corposa. Si presenta con la stessa viscosità di un colore a olio ma è privo di pigmento. Unito ai colori da modo di ottenere un impasto dalle caratteristiche reologiche molto simili a quelle di origine diminuendo leggermente il potere colorante ma aumentando la resa applicativa. Permette quindi di dipingere grandi superfici utilizzando una quantità limitata di colore. Questo prodotto è particolarmente indicato per le tecniche a spessore, si può utilizzare miscelato con i colori oppure steso neutro e dipinto solo quando è completamente asciugato. Il tempo di essiccazione varia in funzione dello spessore utilizzato.Si diluisce con acqua oppure con ragia minerale. Può essere mescolato con colori a olio e con colori a base di acqua.

Medio lentoOlio di papavero, ragia minerale. Estratto secco. 53%.Liquido di colore paglierino. Miscelato con i colori a olio ne diminuisce la viscosità e la consistenza. Ritarda l'essiccazione dei colori grazie alla presenza dell'olio di papavero che ossida molto lentamente.Il suo impiego consente di asportare lo strato di colore del dipinto, oppure di rilavorarlo, anche alcuni giorni dopo la stesura. Durante l'esecuzione di un dipinto l'azione del Medio lento mantiene lo strato di colore sempre umido e morbido. Ultimato il dipinto l'essiccazione totale è più lunga ed è quindi necessario attendere circa un mese prima di applicare eventuali vernici fissativo; se lo strato di colore non è completamente asciutto si rischia di avere lo strato di vernice superficiale secco ma il colore sottostante ancora umido.Si può diluire ulteriormente con Ragia minerale. È un prodotto infiammabile.

Medio opacizzanteResina alchidica tixotropica, silice opacizzante, ragia minerale. Estratto secco 31 %.Gel ambrato che aggiunto ai colori a olio in proporzione pari al 20 % da luogo a un'opacità elevata accelerando notevolmente l'essiccazione dello strato di pittura.La quantità variabile di Medio opacizzante utilizzato consente di diversificare il grado di opacità ed ottenere quello desiderato. Grazie alla sua composizione forma con il colore una miscela morbida, di aspetto serico, facilmente applicabile. Mantiene invariata la viscosità e la consistenza del colore.Si può diluire ulteriormente con Ragia minerale. È un prodotto infiammabile.

Olietto diluenteOlio di lino crudo, ragia camerale. Estratto secco 25 %.Liquido di colore paglierino utilizzato per diluire i colori a olio senza alterarne le caratteristiche di brillantezza. Di applicazione molto scorrevole permette, a differenza dei diluenti puri quali Essenza di petrolio, di trementina e Ragia minerale, di non "smagrire" eccessivamente i colori. Il prodotto contiene olio di lino quindi tende a un progressivo ingiallimento che diventa irreversibile una volta che il dipinto si sia completamente ossidato. Utilissimo per la tecnica delle velature, ossia la sovrapposizione di più strati trasparenti di colore. Si procede stemperando una minima quantità di colore nell'Olietto diluente; successivamente si stende questo impasto con un pennello morbido, a ventaglio, incrociando le pennellate per evitare la formazione di spiacevoli striature. Quando la prima velatura è essiccata si può procedere alla stesura della seconda. L'Olietto diluente aumenta leggermente il tempo di essiccazione dei colori.È molto importante iniziare a dipingere con i toni chiari e luminosi per poi proseguire con le tinte più scure ma sempre trasparenti; sovrapponendo un blu a un giallo si ottiene un azzurro verdastro: il giallo si percepisce difficilmente e il blu diventa più luminoso. Più numerose sono le velature maggiore profondità avrà il dipinto finale. L'esecuzione perfetta permette il riconoscimento di ogni singola velatura a dipinto ultimalo. Per raggiungere questi risultati sono necessario pratica ed esperienza. Si può diluire ulteriormente con Ragia minerale. E un prodotto infiammabile.

Olio di cartamoEstratto di semi di cartamo.Olio di colore paglierino, limpido, poco acido, ricavato dalla spremitura dei semi del Carthamus Tinctorius detto popolarmente Zafferanone. Nel campo delle Belle Arti è di recente impiego, la sua composizione chimica ne fa un prodotto semi-essiccante ossia che essicca lentamente, non ingiallisce nel tempo quindi e particolarmente indicato per la preparazione dei bianchi e dei colori molto chiari. Utilizzato, insieme con l'olio di papavero, come legante nella produzione dei colori a olio superiori MAIMERI PURO. I pittori lo usano come diluente, serve sostanzialmente ad ammorbidire e fluidificare il colore e, se usato in grande quantità, permette di utilizzare i colori a olio come acquerelli senza alterarne la brillantezza. Per questa tecnica è meglio servirsi di colori ad alta concentrazione di pigmento in modo da non abbassare eccessivamente la cromaticità dell'opera. Si procede stemperando piccole quantità di colore in molto Olio di cartamo e dipingendo su carta specifica per acquerello, a grana grossa, di cotone. In questo caso è opportuno preparare la carta con l'apposita Imprimitura per colori a olio. È importante dipingere velocemente con un pennello tondo morbidissimo prima che la carta abbia totalmente assorbito il colore già steso. Intervenendo con il pennello imbibito di solo olio si possono ottenere sfumature e trasparenze tipiche della pittura ad acquerello.

Olio di linoEstratto di semi di lino raffinato.Olio di colore paglierino, limpido, poco acido, di odore molto gradevole. Ricavato dalla spremitura dei semi del Linum, una delle specie di Linacee più coltivate. Utilizzato generalmente come veicolo dei colori a olio è il diluente più comune nel settore delle Belle Arti.La sua composizione chimica fa si che essicchi rapidamente. Aumenta la brillantezza dei colori ma è soggetto a ingiallimento nel corso del tempo, soprattutto se conservato in un luogo buio.Si usa intingendo il pennello nel flacone o nello scodellino e lavorandolo poi con il colore sulla tavolozza; meglio evitare di versare l'olio direttamente sulla tavolozza, non si riuscirebbe a controllare la quantità di olio da utilizzare.L'aggiunta di Olio di lino al colore permette di raggiungere una buona dilatazione della pennellata rendendo il dipinto pulito e "modellato".

Olio di lino (diluibile con acqua)Olio di lino modificato. Estratto secco 100%.Olio dal colore paglierino, dall'aspetto limpido e l'odore gradevole delle Belle Arti. A differenza del prodotto classico, quest'olio è stato modificalo attraverso l'unione di sostanze organiche che sono in grado di creare un legame tra due sostanze incompatibili come l'olio e l'acqua.Si unisce ai colori per diluirli o per aumentarne la trasparenza.Diminuisce leggermente il tempo di essiccazione dei colori e determina, con il tempo, un lieve ingiallimento dell'opera. Usato come medio, in piccole dosi, aumenta la dilatazione della pennellata facilitando la stesura del colore.Si diluisce con acqua oppure con ragia minerale. Può essere mescolato con colori a olio e con colori a base di acqua.

Olio di lino polimerizzatoOlio di lino raffinato.Chiamato anche Standolio e un olio di colore paglierino, con viscosità maggiore rispetto a quella dell'olio crudo, odora di olio di lino cotto. Lo si raffina e polimerizza ossidandolo parzialmente mediante riscaldamento a 280°/ 300° C in autoclavi sottovuoto in presenza di gas inerti. Questo trattamento ne migliora le doti di elasticità e dilatazione.Miscelato con i colori a olio li rende notevolmente untuosi, dai toni pieni e molto brillanti. Per una migliore stesura e una più rapida essiccazione è consigliabile diluirlo con Ragia minerale oppure con Medio essiccante. E' soggetto a ingiallimento ed essicca molto lentamente, nel corso di circa un mese. Ottimo per ottenere l'effetto "glacis" ossia il risultato di una pittura estremamente lavorata, levigata e lucida. Si procede stemperando una piccola quantità di colore con Olio di lino polimerizzato e dipingendo con un pennello molto morbido, meglio se di martora. Questa tecnica richiama per alcuni aspetti la tecnica delle velature ma, al contrario, l'effetto glacis si ottiene con pittura diretta e non a stadi. Se nella velatura, infatti, i vari strati rimangono ben distinti in questo caso le tinte si fondono una con l'altra.Olio di lino polimerizzato (diluibile in acqua)Olio di lino polimerizzato per riscaldamento e modificato. Estratto secco 100%.Olio dal colore paglierino e dall'odore piacevole dell'olio di lino cotto. Ha maggiore viscosità rispetto all'olio di lino crudo, miscelato con i colori migliora l'elasticità e la dilatazione della pennellata conferendo luminosità e brillantezza ai toni.A differenza del prodotto classico, quest'olio è stato modificato attraverso l'unione di sostanze organiche che sono in grado di creare un legame tra due sostanze incompatibili come l'olio e l'acqua. Tende a ingiallire leggermente con il passare del tempo soprattutto se l'opera è conservata in luogo buio. Si diluisce con acqua oppure con ragia minerale. Può essere mescolato con colori a olio e con colori a base di acqua.

Olio di noceEstratto di gheriglio di noci. Raffinato.Olio di colore giallo chiaro, limpido, con odore e sapore che ricordano quelli della noce, si ricava dalla spremitura dei gherigli di questo frutto. Ha un buon potere essiccante e non ingiallisce. Aggiunto ai colori a olio ne aumenta la brillantezza. Ha proprietà, caratteristiche e modi d'uso simili a quelli degli altri olii utilizzati nel settore delle Belle Arti. Si può diluire con Ragia minerale.

Olio di papaveroEstratto di semi di papavero. Raffinato.Olio di colore giallo dorato, inodore, ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi del Papaver Sumniferum. La composizione chimica lo rende semi-essiccante ed assolutamente non ingiallente, adatto quindi alla preparazione dei bianchi e dei colori molto chiari.In campo artistico ha una grande tradizione storica, da sempre utilizzato nella diluizione del colore perché ha caratteristiche di estrema purezza e resistenza alla luce. Per questo è stato scelto, insieme con l'Olio di cartamo, come legante nella produzione dei colori a olio superiori MAIMERI PURO. Si può diluire con ragia minerale.

Ragia mineraleDistillato di petrolio raffinato. Contenuto aromatico inferiore al 20 %.Liquido incolore, con velocità di evaporazione medio-lenta. Ottenuta per distillazione a una temperatura diversa da quella utilizzata per l'Essenza di petrolio. In percentuale è più ricca di sostanze aromatiche rispetto ai normali diluenti e alle essenze di origine minerale e possiede maggiore potere solvente.Utilizzata per diluire colori a olio, vernici e medii. È ottima per pulire perfettamente pennelli e tavolozze. È un prodotto infiammabile.

Leggendo attentamente le indicazioni di ogni prodotto troverete sicuramente il più adatto al vostro modo di dipingere e agli effetti che volete ottenere, se però siete dei principianti questa lunga lista vi renderà indecisi, in questo caso potrete iniziare acquistando solo due prodotti: il Medio essiccante e l'Olio di lino, li userete insieme per diluire il colore (percentuale: 1 di medio essiccante, 2 di olio di lino), l'essiccante aiuterà il dipinto ad asciugare più in fretta e l'olio lo diluirà quanto basta per ottenere delle morbide pennellate. La trielina o Ragia minerale vi serviranno invece per pulire i pennelli e la tavolozza dopo l'uso.

Alcuni colori in tedesco

Meine Farbenpalette beschränkt sich auf die folgenden 15 Farben:

Sèvres blauUltramarin dunkel (blau)
Umbra gebrennt (braun)
Sienna gebrennt
Neapel gelb
Cadmium orange
Permanent grün
Weiß
Smaragdgrün
Sienne Erde
Indisch gelb
Cadmium rot dunkel
Violett
Schwarz
Kraplak oder karmin dunkel

Mit diesen Farbstoffen ist es möglich, alle Farbtöne zu machen.

Traduzione
Blu SèvreUltramarino scuro (blu)Terra d’ombra bruciata (bruno)Sienna bruciataGiallo napoletanoCadmio arancioVerde permanenteBiancoVerde smeraldoTerra sienaGiallo indianoCadmio rosso scuroViolettoNeroCarminio scuro

domenica 9 novembre 2008

Che testa di pennello utilizzare?

Generalmente i pennelli sono suddivisibili, in base alla forma della loro testa, in tre categorie: piatto, rotondo e a lingua di gatto. Tuttavia esistono tantissime forme e misure diverse. Inoltre, non è raro che l'artista arrivi a creare una propria forma di pennello, modificando quelli in commercio per adattarli alle proprie esigenze. vediamo insieme le peculiarità delle varie forme di pennelli.

Pennello piatto o a testa piatta:I pennelli piatti sono utilizzati per coprire vaste aree di colore, senza ottenere effetti particolari. Quando sono usati di profilo possono eseguire linee anche sottili. Sono pennelli ideali per la verniciatura, anche se si adattano egregiamente a svariate tecniche, tra cui certamente la pittura a olio e acrilica. La lunghezza del pelo può variare a seconda delle marche e dei modelli: quando il pelo è corto (pennello piatto a testa corta, anche detto «bright»), allora è possibile ottenere maggiore precisione. In commercio vi sono pennelli piatti sia con manico lungo sia con manico corto: il manico corto è più adatto a eseguire dettagli di precisione. Questi pennelli possono essere più o meno rigidi, secondo la tipologia di pelo.

Pennello tondo o a testa arrotondata:I pennelli tondi sono molto versatili e permettono di ottenere un'enorme varietà di segni. Abitualmente sono molto morbidi, specie quando di pelo di martora. La loro forma è tale da permettere una perfetta stesura del colore denso, spesso usato nei dettagli più fini o nell'ultima fase delle tecniche di velatura. Sono pennelli adatti a tutte le tecniche pittoriche e sono commercializzati sia a manico lungo sia a manico corto.

Pennello a lingua di gatto o a testa piatta arrotondata:Una particolare categoria di pennelli a testa piatta, detta pennelli a lingua di gatto, ha la caratteristica di avere i bordi arrotondati (una via di mezzo tra i pennelli tondi e piatti), pertanto capace di consentire una stesura più fluida e controllata del colore. I pennelli a lingua di gatto sono formati da pelo morbido, un pò più corto rispetto agli altri tipi.

In sintesi, scegliere il pennello secondo la tecnica:

Utilizzo per tecniche di pittura a olio e con colori acrilici:

Pennello tondo normale. Questo pennello è adeguato per dettagli, ritocchi e finiture. Nelle tecniche di pittura a olio e con acrilici i pennelli a testa tonda hanno spesso un utilizzo marginale. Diverso è il caso per i colori miscibili in acqua, di recente invenzione. Coi colori miscibili in acqua l'utilizzo dei pennelli tondi è più indicato.
Pennello a lingua di gatto. È adatto a ritocchi, finiture e velature di piccole dimensioni. Ha un tratto morbido, essendo arrotondato negli angoli e avendo il pelo con spessore sfumato verso la punta.
Pennello piatto a testa corta. Un pennello che si presta bene per la stesura, i ritocchi e fondi, specie se con colore diluito. È un tipo di pennello dotato di precisione, in quanto la testa corta gli conferisce più stabilità e rigidezza.
Pennello a testa piatta. Questo tipo di pennello è adeguato alla stesura, all'esecuzione di spessori, di fondi e per la tecnica delle velature. È un pennello molto versatile, anche se non adeguato a particolari utilizzi. In commercio si trovano sia la versione a manico lungo sia la versione a manico corto (per utilizzi di maggiore precisione).
Pennello a ventaglio. Anche per i colori a olio e acrilici, questo pennello è indispensabile per ottenere effetti a macchia, sfumature e velature. Il tratto velato, striato o multiplo che è possibile ottenere è caratteristico di questo pennello. Può essere usato anche di lieve profilo.

Utilizzo per tecniche di acquerello, tempera, hobbystica in genere:
Pennello tondo corto con punta fine. Ideale per i ritocchi e le finiture. Per l'acquerello consigliamo il pelo di martora, mentre per l'hobby è adeguato anche il pelo sintetico. Per la tempera anche il pelo di bue offre buone prestazioni.
Pennello tondo con punta extra fine. Ideale per chi è alla ricerca di un tratto preciso e rapido. Un buon pennello per dettagli minuziosi, per scrivere e per definire. Quando composto da pelo di martora si trasforma in un ottimo strumento di precisione e affidabilità.
Pennello tondo con punta fine. È anch'esso adatto a dettagli e finiture, ma con la particolarità di avere un tratto mobido. La sua morbidezza è particolarmente gradita quando si eseguono dettagli di ampia dimensione. Ha una buona capacità di trattenere il colore, rilasciandolo gradualmente (soprattutto se in pelo di martora).
Pennello piatto. In commercio sia nella versione a manico corto, sia nella versione a manico lungo. È adatto per eseguire sfondi di medie dimensioni, ma anche per gli inchiostri. Può essere usato di piatto, per ottenere una grande stesura, oppure di taglio, per eseguire linee o campiture.
Pennello a ventaglio. È un pennello indispensabile per chi ama eseguire velature. Ha un'estrema flessibilità, data dalla disposizione fine a ventaglio del pelo. È indicato per eseguire effetti a macchia, sfumature e velature.

Pennelli forme e usi

Un interessante introduzione ai pennelli per pittura e loro utilizzo si trova al seguente link

http://www.visibilmente.com/16tecniche/strumenti/pennelli.html

giovedì 16 ottobre 2008

Gestione base del colore


Regola 1: Aggiungere al colore base il colore che gli sta accanto nella ruota cromatica + bianco per ottenere una tinta adatta alla zona illuminata.

Regola 2: Aggiungi al colore base il suo complementare per ottenere il colore in ombra.

Regola 3: il colore dell'ombra portata di un oggetto su una superficie si ottiene scurendo il colore di quest'ultima (usando il suo complementare) e non dell'oggetto.

Regola 4: un oggetto di un dato colore, quando viene arretrato rispetto alla posizione dell'osservatore, acquista una tonalità più chiara e una intensità meno satura che si può ottenere aggiungendo alle tre tinte (zona illuminata, colore base e colore ombra) il complementare del colore base + bianco.

Grasso su Magro

Regole fondamentali
L'olio è un materiale che lavorato da solo invecchia male, per questo motivo l'uso di un medium appropriato è fondamentale per la sua conservazione: sostituirà vantaggiosamente il solvente nelle mescolanze e dovrà essere aggiunto al colore.
GRASSO SU MAGRO - È importante osservare questa regola: se si vuole dipingere a strati sovrapposti, lo strato inferiore deve essere meno ricco di medium mentre gli strati superiori saranno più ricchi per rendere più omogeneo l'insieme. È preferibile iniziare il lavoro con colore molto diluito con essenza di petrolio o di trementina per ripassare, in seguito, con strati più spessi e concentrati. L'uso di colori acrilici e vinilici come base può essere preso in considerazione visto che il colore ad olio vi aderisce bene, ma il contrario non è possibile poiche trasgredirebbe la regola del "grasso su magro".
Nei colori ad olio si ha una vastissima gamma di pigmenti che tra loro possono presentare problemi di compatibilità per cui è molto importante conoscerne le caratteristiche (vedi "pigmenti"). Allo stesso modo la presa in considerazione del fattore di resistenza del colore alla luce è determinante per una buona conservazione dell'opera e la verniciatura di quest'ultima, una volta terminata, darà un'ulteriore protezione.
VERNICIATURA - Dopo un breve periodo di essiccazione si può passare uno strato di vernice. Ad essiccazione completa dello strato di pittura (circa un anno) si potrà passare uno strato di vernice finale dopo aver ben spolverato l'opera. La verniciatura finale svolge un doppio ruolo: protegge da polvere, graffi, ecc. e conferisce al quadro una brillantezza uniforme.

I pigmenti coloranti

Ogni pigmento ha delle proprietà che determinano l'aspetto finale del colore e possono essere di diversa origine: minerale o organica, naturale o di sintesi.

Attualmente i pigmenti (circa il 95%) sono di origine sintetica. Vediamone alcuni:

Bianco di Titanio: biossido di titanio. Stabilità perfettà. Bianco azzurrognolo. Il più coprente ed il più potente (alto potere degradante).

Bianco di Piombo: crea una pellicola morbida e resistente. Asciuga bene rimanendo morbido. La sua pasta, molto untuosa, permette un grafismo preciso. L'opacità, anche se inferiore a quella del bianco di titanio, tende a diminuire con il tempo per questo si consiglia di utilizzarlo in un certo spessore.

Bianco di Zinco: meno opaco degli altri, è un bianco abbastanza freddo. Serve per creare opalescenze, velature, nebbie, fumo e per degradare un colore senza renderlo troppo opaco. Si consiglia di utilizzarlo in strati sottili.

Bianco di Titanzinco: il Bianco di zinco favorisce la siccatività del Bianco di Titanio, ne migliora l'untuosità della pasta e crea un film più robusto. Il Bianco di Titanio aggiunge opacità.

Cadmi: ottimo potere coprente e colorante. La loro stabilità alla luce è ottima. I gialli di cadmio sono dei solfuri di cadmio. Le sfumature più chiare possono contenere sulfuri di zinco che mescolati al blu danno bellissime sfumature. La loro vivacità di tinta è notevole. I rosii sono a base di seleniuri di cadmio o di solfo-seleniuri di cadmio.

Azoici: sono dei pigmenti organici e in genere di colore giallo, arancione o rosso. Sono pigmenti molto stabili alla luce.

Ossidi di Ferro: sono di origine naturale o sintetica. I naturali sono terre lavate e decantate. Al contrario degli azoici e dei cadmi sono tinte smorte. Permettono mescolanze cupe e una bella gamma di marroni e di grigi. Sono pigmenti semiopachi.

Quinacridoni: sono pigmenti che vanno dal rosso al viola e presentano una grande stabilità alla luce. Sono compatibili con tutti i pigmenti e il loro potere colorante è veramente notevole. I toni porpora permettono di ottenere i viola più belli ed i toni rossi gli arancioni più vivaci. Sono perfettamente stabili, ben coloranti e semitrasparenti.

Ftalocianidi: devono le loro speciali caratteristiche alla natura molto stabile della molecola di ftalocianina. I verdi di ftalocianina sono ottenuti a partire dai blu la cui struttura è modificata dal bromo o dal cloro. Sono trasparenti, molto coloranti e perfettamente stabili con tutti gli altri pigmenti.

Nero d'Avorio: è un nero molto caldo e come tutti i neri carbone è poco siccativo. Se ne raccomanda l'utilizzo in strati sottili.

Nero di Marte: è un nero molto siccativo, opaco e ad alto potere colorante.

Nero di Pesca: si ottiene calcinando e macinando i noccioli di pesca o di altri frutti. E' un nero molto caldo.

Nero Freddo: è un nero opaco con sfumatura azzurrognola.

Cobalti: Questi pigmenti sono indistruttibili e sono compatibili con tutti gli altri ma hanno un potere coprente e colorante ridotto. Bisogna evitare le impastature con questi colori poiché essiccano molto lentamente.

Gialli di Cromo: hanno la qualità di essere opachi e di avere un elevato potere colorante.

domenica 8 giugno 2008

Ultime Tendenze nell'arte d'oggi

Tra le cose che mi interessano in qualche modo, trovo di certo l'arte contemporanea. Non mi pesa troppo il fatto di essere in qualche modo ignorante. le più contemporanee forme di espressione accendono affatto la mia curiosità ed i miei neuroni. Per cotale forma d'arte non so se sia meglio essere eruditi sull'intera storia dell'arte, o una certa ingenuità faccia gioco e predisponga a ricevere messaggi senza condizionamenti.
Sta di fatto che mi sono imbattuto in un libro di Gillo Dorfles, uno dei critici di Arte Contemporanea più attivi. Il testo "Ultime tendenze nell'arte d'oggi", ed Feltrinelli, immagino sia noto a tutti coloro i quali si interessano all'arte contemporanea.
A dire il vero, più che "imbattuto" in questo scritto, l'ho ripescato dalla mia libreria (chissà quando l'avevo comperato? Forse un paio d'anni fa a Milano? Forse tre?). Questi ripescaggi, dettati da ispirazioni del momento che in qualche modo coincidono con un po' di disponibilità di tempo e di spirito sono, spesso, sorprendenti -almeno per me.

Dunque cosa c'è di interessante in questo libretto? bè innanzitutto una certa enunciazione sulle differenze tra l'arte contemporanea di ultima tendenza e quella di inizion 900 e di quella tra le due guerre. Considerando che Dorfles scrive negli anni '70, l'oggetto della dissertazione è rappresentato da ALCUNI artisti attivi tra gli anni '50 e '70.

Ecco, ciò che Dorfles sostiene, e che mi ha colpito proprio perchè in qualche modo evidente ma fino ad ora per me non cosí efficacemente messo a fuoco, è che gli artisti di cui lui vuol trattare sono coloro i quali a suo giudizio possono essere ammessi nell'insieme dei contemporanei in quanto abbandonano ogni legame con l'arte figurativa dove per figurativo si include anche il mero germe dell'oggetto figurativo che ancora si annidava nei cubo-futuristi, surrealisti etc.
Questa cesura sarebbe dunque evidente in una serie di artisti che Dorfles si accinge a descrivere nel libro (NB al momento in cui scrivo ho appena iniziato la lettura del volumetto). I mezzi espressivi pongono l'accento sui materiali, sugli usi concettuali, sulle azioni. L'arte cambia forme ed in un certo qual modo i fini.

Dorfles pone inoltre un accento sullo straordinario interesse commerciale che questa nuova arte riscuote, non rimanendo più reietta e nell'ombra della clandestinità, bensì viene velocemente e prontamente assimilata dal milieux, elitario o alto borghese che sia. Naturalmente questo fa nascere dubbi e sospetti circa l'effettiva qualità dell'arte o l'eccellente capacità dei mercanti d'arte di piazzare i pezzi, o forse ancior di più gli artisti.

Ecco qui mi creo io un dubbio: ho come l'impressione che oggi sia l'opera d'arte a legittimare l'artista, che diventa di per se il prodotto e la merce, anzichè l'opera che lui effettivamente ha creato. La qualità intrinseca del prodotto artistico è indissolubilmente legato al nome dell'artista, che di per se viene riempito di plusvalore dalla capacità di rete sociale+professionale che egli stesso, o chi per lui, ha saputo creare.

Tornerò ancora su questo tema man mano che procederò con la lettura