giovedì 16 ottobre 2008

Gestione base del colore


Regola 1: Aggiungere al colore base il colore che gli sta accanto nella ruota cromatica + bianco per ottenere una tinta adatta alla zona illuminata.

Regola 2: Aggiungi al colore base il suo complementare per ottenere il colore in ombra.

Regola 3: il colore dell'ombra portata di un oggetto su una superficie si ottiene scurendo il colore di quest'ultima (usando il suo complementare) e non dell'oggetto.

Regola 4: un oggetto di un dato colore, quando viene arretrato rispetto alla posizione dell'osservatore, acquista una tonalità più chiara e una intensità meno satura che si può ottenere aggiungendo alle tre tinte (zona illuminata, colore base e colore ombra) il complementare del colore base + bianco.

Grasso su Magro

Regole fondamentali
L'olio è un materiale che lavorato da solo invecchia male, per questo motivo l'uso di un medium appropriato è fondamentale per la sua conservazione: sostituirà vantaggiosamente il solvente nelle mescolanze e dovrà essere aggiunto al colore.
GRASSO SU MAGRO - È importante osservare questa regola: se si vuole dipingere a strati sovrapposti, lo strato inferiore deve essere meno ricco di medium mentre gli strati superiori saranno più ricchi per rendere più omogeneo l'insieme. È preferibile iniziare il lavoro con colore molto diluito con essenza di petrolio o di trementina per ripassare, in seguito, con strati più spessi e concentrati. L'uso di colori acrilici e vinilici come base può essere preso in considerazione visto che il colore ad olio vi aderisce bene, ma il contrario non è possibile poiche trasgredirebbe la regola del "grasso su magro".
Nei colori ad olio si ha una vastissima gamma di pigmenti che tra loro possono presentare problemi di compatibilità per cui è molto importante conoscerne le caratteristiche (vedi "pigmenti"). Allo stesso modo la presa in considerazione del fattore di resistenza del colore alla luce è determinante per una buona conservazione dell'opera e la verniciatura di quest'ultima, una volta terminata, darà un'ulteriore protezione.
VERNICIATURA - Dopo un breve periodo di essiccazione si può passare uno strato di vernice. Ad essiccazione completa dello strato di pittura (circa un anno) si potrà passare uno strato di vernice finale dopo aver ben spolverato l'opera. La verniciatura finale svolge un doppio ruolo: protegge da polvere, graffi, ecc. e conferisce al quadro una brillantezza uniforme.

I pigmenti coloranti

Ogni pigmento ha delle proprietà che determinano l'aspetto finale del colore e possono essere di diversa origine: minerale o organica, naturale o di sintesi.

Attualmente i pigmenti (circa il 95%) sono di origine sintetica. Vediamone alcuni:

Bianco di Titanio: biossido di titanio. Stabilità perfettà. Bianco azzurrognolo. Il più coprente ed il più potente (alto potere degradante).

Bianco di Piombo: crea una pellicola morbida e resistente. Asciuga bene rimanendo morbido. La sua pasta, molto untuosa, permette un grafismo preciso. L'opacità, anche se inferiore a quella del bianco di titanio, tende a diminuire con il tempo per questo si consiglia di utilizzarlo in un certo spessore.

Bianco di Zinco: meno opaco degli altri, è un bianco abbastanza freddo. Serve per creare opalescenze, velature, nebbie, fumo e per degradare un colore senza renderlo troppo opaco. Si consiglia di utilizzarlo in strati sottili.

Bianco di Titanzinco: il Bianco di zinco favorisce la siccatività del Bianco di Titanio, ne migliora l'untuosità della pasta e crea un film più robusto. Il Bianco di Titanio aggiunge opacità.

Cadmi: ottimo potere coprente e colorante. La loro stabilità alla luce è ottima. I gialli di cadmio sono dei solfuri di cadmio. Le sfumature più chiare possono contenere sulfuri di zinco che mescolati al blu danno bellissime sfumature. La loro vivacità di tinta è notevole. I rosii sono a base di seleniuri di cadmio o di solfo-seleniuri di cadmio.

Azoici: sono dei pigmenti organici e in genere di colore giallo, arancione o rosso. Sono pigmenti molto stabili alla luce.

Ossidi di Ferro: sono di origine naturale o sintetica. I naturali sono terre lavate e decantate. Al contrario degli azoici e dei cadmi sono tinte smorte. Permettono mescolanze cupe e una bella gamma di marroni e di grigi. Sono pigmenti semiopachi.

Quinacridoni: sono pigmenti che vanno dal rosso al viola e presentano una grande stabilità alla luce. Sono compatibili con tutti i pigmenti e il loro potere colorante è veramente notevole. I toni porpora permettono di ottenere i viola più belli ed i toni rossi gli arancioni più vivaci. Sono perfettamente stabili, ben coloranti e semitrasparenti.

Ftalocianidi: devono le loro speciali caratteristiche alla natura molto stabile della molecola di ftalocianina. I verdi di ftalocianina sono ottenuti a partire dai blu la cui struttura è modificata dal bromo o dal cloro. Sono trasparenti, molto coloranti e perfettamente stabili con tutti gli altri pigmenti.

Nero d'Avorio: è un nero molto caldo e come tutti i neri carbone è poco siccativo. Se ne raccomanda l'utilizzo in strati sottili.

Nero di Marte: è un nero molto siccativo, opaco e ad alto potere colorante.

Nero di Pesca: si ottiene calcinando e macinando i noccioli di pesca o di altri frutti. E' un nero molto caldo.

Nero Freddo: è un nero opaco con sfumatura azzurrognola.

Cobalti: Questi pigmenti sono indistruttibili e sono compatibili con tutti gli altri ma hanno un potere coprente e colorante ridotto. Bisogna evitare le impastature con questi colori poiché essiccano molto lentamente.

Gialli di Cromo: hanno la qualità di essere opachi e di avere un elevato potere colorante.