Qui un link per un tutorial sul naso
http://www.youtube.com/watch?v=1p-V7Hxe5tk
sabato 4 aprile 2009
Disegnare l'occhio - tutorial
Qui riporto un link per un interessante tutorial sul disegno dell'occhio
http://www.youtube.com/watch?v=lfoHAC23iE4
http://www.youtube.com/watch?v=lfoHAC23iE4
domenica 29 marzo 2009
Della teoria dei colori - J.W. Goehte
Della teoria dei colori
Opera del poeta e scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe (1749-1832)
Goethe lavorò con intensità dal 1790 circa a questo saggio, che venne poi pubblicato a Tubinga nel 1810. La decisione di occuparsi in profondità del fenomeno del colore venne a Goethe soprattutto in Italia quando, in stretto contatto con artisti e pittori, sentì la necessità di avere idee e concetti chiari che lo aiutassero nella colorazione dei quadri. Giunse ben presto alla convinzione "che i colori, in quanto fenomeni fisici, dovevano essere studiati partendo dalla natura, se si vuole ottenere qualche conclusione in relazione all'arte" (Farbenlehre Historischer Teil, Konfession des Verfassèrs). La teoria è tutta incentrata sul rifiuto dell'allora dominante teoria newtoniana del colore, secondo cui esso era una componente della luce: i colori, secondo la teoria corpuscolare della luce, erano cioè l'effetto delle diverse proporzioni delle loro miscele. Ma per Goethe la spiegazione di Newton, basata sulle quantità e su quanto è misurabile, lasciava fuori l'essenziale del colore, vale a dire la specifica "qualità del colore", come essa ci si presenta per esempio nel giallo, nel rosso e nel blu. Soltanto con la trasformazione della luce nell'occhio di chi guarda si forma il singolo colore. La "teoria dei colori" goethiana si distanzia cioè già nella motivazione da quella delle scienze naturali. Egli ricerca infatti nel colore, quale fenomeno della natura, un chiarimento sulla possibilità di usarlo quale mezzo artistico. Da ciò la necessità di trovare una legge che spieghi sia il fenomeno, sia la sua azione sull'uomo. Goethe non vuole quindi studiare nè la luce nè l'occhio: li dà come già conosciuti; lo interessa soltanto il vivo rapporto dei due, quale si manifesta nel colore. Non è quindi possibile paragonare la Teoria dei colori all'Ottica di Newton. La teoria goethiana infatti, per quanto errata fosse nel campo della fisica la sua polemica contro Newton, rappresenta un tentativo di spiegare il "colorato" mondo che ci circonda e che l'uomo recepisce con i sensi: essa vuole cioè oggettivare il mondo pur a un livello di soggettività. Così anche lo spirito degli esperimenti goethiani differisce profondamente da quello tipico degli esperimenti delle scienze naturali, in quanto in essi "l'oggetto non è isolato nè dai suoi rapporti con gli altri fenomeni, nè dal suo legame con l'osservatore: gli esperimenti goethiani mantengono sempre il loro carattere di esperienza", (Erlebnis). L'opera è divisa in tre parti: una didattica, una polemica e una storica. Nella prima parte Goethe esamina i colori secondo il loro aspetto "fisiologico" (quale prodotto dell'occhio), "fisico" (messo in evidenza da vari mezzi: prismi, lamine sottili) e "chimico" (in quanto il colore aderisce ai corpi come le vernici). Nell'ultimo capitolo di questa prima parte viene esaminata l'azione sensoriale e morale dei colori; da questi deriva poi la loro azione estetica. Nella seconda parte Goethe confuta la teoria di Newton e per far ciò riporta lo stesso testo del primo libro dell'Ottica: accusa Newton di aver barato per poter giungere alle conclusioni che si era prefisse. Nella terza parte esamina le teorie sul colore quali si erano susseguite dai Greci fino alla teoria del Newton.
Fonte: www.parodos.it/books/goethe.htm
Opera del poeta e scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe (1749-1832)
Goethe lavorò con intensità dal 1790 circa a questo saggio, che venne poi pubblicato a Tubinga nel 1810. La decisione di occuparsi in profondità del fenomeno del colore venne a Goethe soprattutto in Italia quando, in stretto contatto con artisti e pittori, sentì la necessità di avere idee e concetti chiari che lo aiutassero nella colorazione dei quadri. Giunse ben presto alla convinzione "che i colori, in quanto fenomeni fisici, dovevano essere studiati partendo dalla natura, se si vuole ottenere qualche conclusione in relazione all'arte" (Farbenlehre Historischer Teil, Konfession des Verfassèrs). La teoria è tutta incentrata sul rifiuto dell'allora dominante teoria newtoniana del colore, secondo cui esso era una componente della luce: i colori, secondo la teoria corpuscolare della luce, erano cioè l'effetto delle diverse proporzioni delle loro miscele. Ma per Goethe la spiegazione di Newton, basata sulle quantità e su quanto è misurabile, lasciava fuori l'essenziale del colore, vale a dire la specifica "qualità del colore", come essa ci si presenta per esempio nel giallo, nel rosso e nel blu. Soltanto con la trasformazione della luce nell'occhio di chi guarda si forma il singolo colore. La "teoria dei colori" goethiana si distanzia cioè già nella motivazione da quella delle scienze naturali. Egli ricerca infatti nel colore, quale fenomeno della natura, un chiarimento sulla possibilità di usarlo quale mezzo artistico. Da ciò la necessità di trovare una legge che spieghi sia il fenomeno, sia la sua azione sull'uomo. Goethe non vuole quindi studiare nè la luce nè l'occhio: li dà come già conosciuti; lo interessa soltanto il vivo rapporto dei due, quale si manifesta nel colore. Non è quindi possibile paragonare la Teoria dei colori all'Ottica di Newton. La teoria goethiana infatti, per quanto errata fosse nel campo della fisica la sua polemica contro Newton, rappresenta un tentativo di spiegare il "colorato" mondo che ci circonda e che l'uomo recepisce con i sensi: essa vuole cioè oggettivare il mondo pur a un livello di soggettività. Così anche lo spirito degli esperimenti goethiani differisce profondamente da quello tipico degli esperimenti delle scienze naturali, in quanto in essi "l'oggetto non è isolato nè dai suoi rapporti con gli altri fenomeni, nè dal suo legame con l'osservatore: gli esperimenti goethiani mantengono sempre il loro carattere di esperienza", (Erlebnis). L'opera è divisa in tre parti: una didattica, una polemica e una storica. Nella prima parte Goethe esamina i colori secondo il loro aspetto "fisiologico" (quale prodotto dell'occhio), "fisico" (messo in evidenza da vari mezzi: prismi, lamine sottili) e "chimico" (in quanto il colore aderisce ai corpi come le vernici). Nell'ultimo capitolo di questa prima parte viene esaminata l'azione sensoriale e morale dei colori; da questi deriva poi la loro azione estetica. Nella seconda parte Goethe confuta la teoria di Newton e per far ciò riporta lo stesso testo del primo libro dell'Ottica: accusa Newton di aver barato per poter giungere alle conclusioni che si era prefisse. Nella terza parte esamina le teorie sul colore quali si erano susseguite dai Greci fino alla teoria del Newton.
Fonte: www.parodos.it/books/goethe.htm
teoria di quantità
Breve ma intensa questa micro presentazione su colori e loro peso
http://cidoc.iuav.it/informatica/colore/col_6.html
http://cidoc.iuav.it/informatica/colore/col_6.html
Teoria dei colori: Armonia
L'armonia dei colori è strategica al risultato del opera. Ecco alcuni siti per approfondire un po' l'argomento:
http://www.disegnoepittura.it/teoriacolori/armonia-dei-colori.html
http://pittura.pbwiki.com/Armonia%20dei%20Colori
http://www.handprint.com/
http://www.riccibellearti.it/colori.html
http://www.disegnoepittura.it/teoriacolori/armonia-dei-colori.html
http://pittura.pbwiki.com/Armonia%20dei%20Colori
http://www.handprint.com/
http://www.riccibellearti.it/colori.html
domenica 8 febbraio 2009
domenica 1 febbraio 2009
Ispirarsi alla musica
I colori si possono considerare come note musicali che messe insieme rispondono a regole di armonia, tono, grado, intensità etc. Facendo esercizio di astrazione si può addirittura comparare il concetto di ritmo musicale a concetti di ritmo cromatico o visivo. Riprenderò questo tema di riflessione in un post futuro. Qui voglio segnalare un' interessante ispirazione presa da una lezione sulla tonalità musicale
http://www.davideanzaghi.it/rifl_cod.htm
http://www.davideanzaghi.it/rifl_cod.htm
Piccola storia dell'illustrazione
Aggiungo qui un link interessante che fa una breve rassegna delle tecniche d'illustrazione.
Il link è in inglese, mi ripropongo di tradurlo in italiano prima possibile. Per ora godetevi il sito originale:
http://www.umich.edu/~ece/student_projects/pamela_illustrated/techniques.htm
Il link è in inglese, mi ripropongo di tradurlo in italiano prima possibile. Per ora godetevi il sito originale:
http://www.umich.edu/~ece/student_projects/pamela_illustrated/techniques.htm
sabato 31 gennaio 2009
sabato 24 gennaio 2009
illustrazioni per bambini
l'illustrazione per bambini può riservare sorprese grafiche molto piacevoli ed interessanti. nonchè favorire spunti per soluzioni crreative. Qui riporto alcuni link a tal riguardo...
http://www.windcloak.it/artisti/illstranieri.html
http://www.arturopicca.com/default.htm
http://www.albertoruggieri.net/
http://www.windcloak.it/artisti/illstranieri.html
http://www.arturopicca.com/default.htm
http://www.albertoruggieri.net/
domenica 18 gennaio 2009
Disegnare con matite colorate
A questo link risponde un interessante tutorial per il disegno con matite colorate
http://www.picturedraw.co.uk/Drawing%20in%20Coloured%20pencils.htm
http://www.picturedraw.co.uk/Drawing%20in%20Coloured%20pencils.htm
sabato 10 gennaio 2009
Colored Pencil Basics
Fonte: http://drawsketch.about.com/library/weekly/aa051303a.htm
Colored Pencil for Beginners - Basic Pencil Strokes
More Colored Pencil
• Colored Pencil Tips• Draw Shiny Metal in Colored Pencil• Bet Borgeson Interview
From Other Guides
• Getting Started with Watercolor Pencils• Color Theory
Elsewhere on the Web
• Foliage in Colored Pencil• Colored Pencil Still Life
This lesson introduces some basic color pencil strokes which will be useful in your drawing. Make sure to go on to the next page for some exercises to help you practice your color pencil technique. It is a good idea to spend some time exploring the color pencil medium with small pieces before attempting a major drawing.
As with graphite pencil, there are a range of techniques which you can employ when drawing with colored pencil. Which one you choose will depend on the final effect you are aiming for:
SHADINGUsing a straightforward side-to-side shading motion, a smooth even layer of color is built up. A very light touch can be used to deposit the faintest amount of pigment for graduated shading.
HATCHINGRapid, regular, evenly spaced lines are drawn, leaving a little white paper or underlying colour showing.
CROSS-HATCHINGHatching overlaid at right-angles. This can be done with different colors, or carried through multiple layers, to create a textured effect.
SCUMBLINGThe 'brillo pad' method, tiny overlapping circles rapidly drawn. Again, it can be used to build up a single color or different colors.
DIRECTIONAL MARKSShort directional lines which follow a contour, or the direction of hair or grass or other surfaces. These can be densely overlaid to form a rich textural effect.
INCISED MARKSIncised Marks: Two thick layers of color are overlaid, then the top color gently scratched into with a blade or pin to let the lower layer show through.
BURNISHINGBurnishing is simply layers of colored pencil overlaid with strong pressure so that the tooth of the paper is filled and a smooth surface results. This image shows a burnished surface compared with a basic overlay of color. With some colors, especially with waxier pencils than the watercolor pencils used for this example, a quite translucent and jewel-like effect can be obtained with careful burnishing.
Colored Pencil for Beginners - Basic Pencil Strokes
More Colored Pencil
• Colored Pencil Tips• Draw Shiny Metal in Colored Pencil• Bet Borgeson Interview
From Other Guides
• Getting Started with Watercolor Pencils• Color Theory
Elsewhere on the Web
• Foliage in Colored Pencil• Colored Pencil Still Life
This lesson introduces some basic color pencil strokes which will be useful in your drawing. Make sure to go on to the next page for some exercises to help you practice your color pencil technique. It is a good idea to spend some time exploring the color pencil medium with small pieces before attempting a major drawing.
As with graphite pencil, there are a range of techniques which you can employ when drawing with colored pencil. Which one you choose will depend on the final effect you are aiming for:
SHADINGUsing a straightforward side-to-side shading motion, a smooth even layer of color is built up. A very light touch can be used to deposit the faintest amount of pigment for graduated shading.
HATCHINGRapid, regular, evenly spaced lines are drawn, leaving a little white paper or underlying colour showing.
CROSS-HATCHINGHatching overlaid at right-angles. This can be done with different colors, or carried through multiple layers, to create a textured effect.
SCUMBLINGThe 'brillo pad' method, tiny overlapping circles rapidly drawn. Again, it can be used to build up a single color or different colors.
DIRECTIONAL MARKSShort directional lines which follow a contour, or the direction of hair or grass or other surfaces. These can be densely overlaid to form a rich textural effect.
INCISED MARKSIncised Marks: Two thick layers of color are overlaid, then the top color gently scratched into with a blade or pin to let the lower layer show through.
BURNISHINGBurnishing is simply layers of colored pencil overlaid with strong pressure so that the tooth of the paper is filled and a smooth surface results. This image shows a burnished surface compared with a basic overlay of color. With some colors, especially with waxier pencils than the watercolor pencils used for this example, a quite translucent and jewel-like effect can be obtained with careful burnishing.
giovedì 1 gennaio 2009
Scala cromatica valori tonali e riprodurre colori
Nota: Questo post è tradotto e leggermente modificato dalla seguente fonte
Per riprodurre i colori delle cose che ci circondano si devono tenere presente regole base della teoria del colore e un utile strumento è la ruota cromatica, qui ne riporto un esempio:
Colori complementari sono disposti ai lati della griglia. Spostandosi verso il centro si vedono i toni risultanti dalla miscelazione del colore col suo complementare. Al centro, si ha la risultante di quantità eguali di complementare (50% cisacuno), ne risulta un grigio molto neutro e privo, appunto, di colore.
Lo spettro del colore è nel range rosso/rosso-violetto. Si aggiunge un poco di bianco per raggiungere il giusto valore tonale. Aggiungo poi il complementare del rosso-violetto, il giallo-verde/verde, per ridurre l'intensità della tinta e simulare quindi il colore della foglia.
Riprodurre la tinta di una foglia verde:
Per prima cosa identifichiamo il valore medio. Lo spettro di colore è giallo-arancio. A questo si aggiunge un poco di complementare blù-violetto per riprodurre l'intensità , più pochissimo bianco.
Le tinte del sapone sono così riprodotti. C'è da notare che i colori complementari generano di norma i valori d'ombra dell'oggetto. Per ombre più scure si aggiunga complementare al valore medio che contenga meno bianco. NOTA: In certi casi il complementare non è sufficiente a scurire il colore abbastanza; in questi casi si utilizzi il nero per raggiungere il tono voluto.
Per riprodurre i colori delle cose che ci circondano si devono tenere presente regole base della teoria del colore e un utile strumento è la ruota cromatica, qui ne riporto un esempio:
COLORI FREDDI:Viola, Blù-Violetto, Blù, Blù-Verde, Verde, Giallo-Verde
La scala cromatica rende bene l'idea della contrapposizione tra colori complementari, nella fattispecie sono complementari tutti i colori che nella ruota cromatica si trovano in posizioni reciprocamente opposte (es.: Giallo-Viola, Rosso-Verde, Blù-Arancio).
Due colori complementari fra loro, posti l'uno di fianco all'altro su tela, si rafforzano ed intensificano a vicenda, se invece vengono miscelati, essi si neutralizzano a vicenda. Quest' ultimo effetto si può ben evidenziare dall'immagine che riporto qui sotto:
Colori complementari sono disposti ai lati della griglia. Spostandosi verso il centro si vedono i toni risultanti dalla miscelazione del colore col suo complementare. Al centro, si ha la risultante di quantità eguali di complementare (50% cisacuno), ne risulta un grigio molto neutro e privo, appunto, di colore.
Inoltre i colori hanno un valore tonale, vale a dire un'intensità che va dal chiaro allo scuro. Qui di fianco riporto un interessante esempio del comportamento tonale dei colori.
Questa griglia riporta ciascun colore in sette "valori tonali". I Colori puri sono riportati in questa griglia nelle posizioni relative corrispondenti ai loro "Valori Tonali".
Con queste brevi premesse si può procedere alla creazione delle tinte.
Per riprodurre ogni colore che vediamo, dobbiamo porcei tre domande fondamentali:
1- Colore della scala cromatica si tratta? (Il colore dello spettro)
2- Quanto è intenso? (ovvero quanto del suo complementare contiene? Piú complementare contiene e minore è l'intensità)
3- Che valore tonale ha? Quanto è chiaro o scuro?
Ecco come procedere:
Così si dispongano i colori sulla tavolozza
Riprodurre la tinta di una foglia marrone:
Lo spettro del colore è nel range rosso/rosso-violetto. Si aggiunge un poco di bianco per raggiungere il giusto valore tonale. Aggiungo poi il complementare del rosso-violetto, il giallo-verde/verde, per ridurre l'intensità della tinta e simulare quindi il colore della foglia.
Riprodurre la tinta di una foglia verde:
In questo caso il verde è il colore dello spettor che ci interessa riprodurre. Dato che tende leggermente a mostrare valori di giallo, quindi, facendo riferimento alla scala cromatica vediamo che il complementare è il rosso-violetto (rosa quinacridone), che aggiungiamo per smorzare l'intensità del verde.
Infine per riprodurre la tinta della foglia aggiungiamo un poco di bianco.
Riprodurre il nastro adesivo argento
Benchè non particolarmente intuitivo, il colore dello spettro è il blù. A questo si aggiunge il bianco per riprodurre la tinta. Infine l'arancio, complemento del blù, viene aggiunto ed il colore diventa grigio.
In questo caso lavoriamo con un panetto di sapone.
Per prima cosa identifichiamo il valore medio. Lo spettro di colore è giallo-arancio. A questo si aggiunge un poco di complementare blù-violetto per riprodurre l'intensità , più pochissimo bianco.
A questo valore medio di giallo si aggiunge il bianco per creare valori tonali più chiari.
Al valore medio di giallo si aggiunge invece il complementare blù-violetto, per ottenere i colori d'ombra dell'oggetto.
Le tinte del sapone sono così riprodotti. C'è da notare che i colori complementari generano di norma i valori d'ombra dell'oggetto. Per ombre più scure si aggiunga complementare al valore medio che contenga meno bianco. NOTA: In certi casi il complementare non è sufficiente a scurire il colore abbastanza; in questi casi si utilizzi il nero per raggiungere il tono voluto.
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